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USCIRE DALLA ZONA DI COMFORT PER RITROVARSI E RISCOPRIRSI.

Immagine del redattore: Silvia FerrignoSilvia Ferrigno

Negli ultimi mesi ho fatto due esperienze incredibili che se qualcuno avesse proposto alla “Me stessa” di due anni fa probabilmente si sarebbe sentito rispondere:”Ma sei pazzo?”.


E invece, in questo nuovo percorso di vita che ho iniziato nel 2020, esperienze che un tempo mi sarebbero risuonate come folli, oggi mi sembrano un normale passaggio di una crescita interiore volta non solo a ritrovare me stessa, ma anche a scoprire lati di me che ancora non conosco.


E per farlo è necessario uscire dalla zona di comfort.


Quante volte sentiamo questa frase? Cosa vuol dire?


Vuol dire fare qualcosa da cui normalmente rifuggiamo perchè non ci sentiamo a nostro agio in quella situazione.


Ma se evitiamo queste situazioni, vuol dire che rimaniamo sempre “a crogiolarci nel nostro brodo”. Che non è sbagliato a prescindere. Ci sono infatti momenti della vita in cui abbiamo bisogno di certezze e rimanere in situazioni che sappiamo gestire ci fa stare bene.


Però questo ci impedisce anche di fare esperienze nuove, di metterci alla prova e scoprire qualcosa di più di noi stessi, magari facendo nuove amicizie con persone che ci possono dare nuovi punti di vista.


Ed ecco perchè ho fatto le due esperienze di cui vi parlerò oggi.


Due esperienze diverse tra loro, ma ugualmente potenti, che mi hanno arricchita e fatto scoprire cose di me che non conoscevo o che, semplicemente, negavo a me stessa.


La prima è stata un ritiro di tre giorni per studiare le basi del “metodo Wim Hof”, incentrato sull’esposizione al freddo.

In cosa consiste?


Per farla breve, attraverso degli esercizi di riscaldamento e di respirazione, si

entra nel mindset appropriato per sottoporsi ad esperienze decisamente al di fuori della zona di comfort comune, ovvero fare bagni in acqua ghiacciata o passeggiate serali nei boschi indossando solo un costume da bagno (ed è stato in Toscana a novembre…quindi faceva decisamente freddino).


Dal momento che sono molto freddolosa, tanto da indossare una copertina anche ad agosto sul divano, il tutto mi sembrava quasi una tortura ma invece ho scoperto che, in primis, l’esposizione al freddo ha svariati benefici a livello del sistema immunitario, cosa arcinota in altri paesi come Giappone o Russia, dove è molto comune far giocare i bambini sulla neve in canottiera, invece che infagottati come usiamo fare qui in Italia.


Anche gli esercizi di respirazione che si fanno per prepararsi hanno un risvolto più che positivo sul nostro sistema immunitario, perché vanno ad ossigenare meglio i tessuti eliminando tossine, tensioni, infiammazioni e donando al nostro organismo molteplici effetti benefici.


Ma non voglio tediarvi con le dettagliate spiegazioni scientifiche, perché non è questa la sede appropriata. Il fulcro di questa esperienza è proprio il MINDSET!


Perchè la reazione di quasi ogni persona a cui abbia raccontato questa esperienza è stata:”Tu sei pazza! Io non potrei mai!”. Ed è la stessa reazione che, come vi dicevo, avrei avuto sicuramente io se me lo avessero proposto qualche anno addietro.


Ma il mindset è tutto.


Quando entri nel mindset giusto, scopri di poter superare limiti che in realtà sono solo nella tua mente. Ed è esattamente così che ho trovato il coraggio di entrare in modo risoluto e deciso in una piscina ricolma di ghiaccio e rimanerci per due minuti la prima volta e tre minuti la seconda…proprio io, quella che al mare in agosto, se l’acqua è un po’ freddina, rimane anche per mezz’ora a riva per abituarsi alla temperatura dell’acqua. Incredibile, no?


Ho passeggiato anche nei boschi di sera in costume da bagno…sembrava folle e invece, senza rendercene conto, abbiamo tutti camminato, parlando e anche cantando per più di un’ora.


E’ stata un’esperienza incredibile, che ha anche creato un forte legame tra tutti noi che vi abbiamo preso parte, perché la forza del gruppo in questi casi è determinante.


Dove uno aveva paura di non farcela, arrivava l’altro a tendere la mano, infondere coraggio e superare l’ostacolo insieme.


Dovrebbe essere anche così nella vita, dove invece di calpestare l’altro in un mondo sempre più competitivo, dove si fa sempre a gare per chi arriva prima, si collabora insieme, ci si incoraggia e sostiene a vicenda perché il successo di un amico, è anche un tuo successo, da condividere insieme.


E’ stata un’esperienza bellissima, forte e intensa che porterò sempre nel cuore.


Ho scoperto di essere più forte di quanto pensassi.

Ho scoperto che posso comandare io sulla mia mente.

Ho scoperto che le persone mi apprezzano, perché sono in grado di dar loro coraggio e sostegno e questo mi dà una grande energia nel continuare il mio percorso.


La seconda esperienza invece è stata un workshop di due giorni sul Respiro Circolare.


Un’amica, anche lei insegnante di Yoga, mi ha proposto questa esperienza e, senza ben sapere cosa aspettarmi, mi sono unita a lei.


Pensavo solo di imparare nuove tecniche di respirazione, invece ho fatto un intenso viaggio dentro me stessa, scoprendo le mie paure, le mie insicurezze, il perché di alcune scelte, affrontando grandi dolori che decantavano da tempo in fondo al mio cuore e tirando fuori ogni emozione repressa.


Gli insegnamenti ricevuti in questo workshop erano di base molto yogici perché, senza chiamarli così, abbiamo parlato tutto il tempo di Satya (verità) e Ahimsa (non violenza), che sono due dei principi etici dello Yoga.


Ci sono stati inoltre tantissimi esercizi di comunicazione con i compagni di viaggio che hanno portato a condividere cose anche molto intime con persone fino a quel momento sconosciute. E questo mi ha fatto realizzare che la maggioranza delle persone soffre delle stesse paure e insicurezze. Che tutti abbiamo più o meno gli stessi problemi.


Ho anche imparato un nuovo modo di reagire di fronte alle situazioni che la vita ci propone e voglio impegnarmi ad applicarlo costantemente nella mia vita, perché credo fermamente che il mondo potrebbe essere un posto migliore se tutti lo facessimo. Quindi inizio io nel mio piccolo.



“Ogni goccia d'acqua bagna e nutre ogni filo d'erba.”

Proverbio cinese





Cos’hanno in comune queste due esperienze?


Entrambe mi hanno dato conferma del potere infinito della mente umana.


I limiti, le paure, le preoccupazioni che la nostra mente crea, rendendoci ansiosi, stressati, negandoci la possibilità di vivere la vita che vogliamo e la possibilità di essere la versione migliore di noi stessi.


Ecco perché penso sia fondamentale per ognuno fare un percorso di consapevolezza attraverso lo Yoga, la Meditazione o la Mindfulness: per superare limiti e paure dettate dalla mente, per vivere meglio e in modo più pieno la vita che abbiamo su questa Terra.


Se interessa approfondire il metodo Wim Hof, consiglio di seguire il sito del mio Maestro di Yoga, Jacopo Ceccarelli, che ne organizzerà sicuramente altri in futuro.


Invece per il Respiro Circolare non posso che consigliare il bravissimo Andrea Michielan che mi ha sapientemente guidata in un profondo viaggio dentro me stessa.







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